MLRMirella La Rosa

Fine Art Photographer

SUL MIO LAVORO:

L’espressione artistica mi porta a riflettere sul mistero del reale, sulla sua relatività, su mondi invisibili che, con le mie immagini, voglio rendere visibili mediante il linguaggio dell’emozione.

Il mio punto di partenza è quasi sempre l’osservazione della natura e delle sue forme; fotografo dettagli di ambienti come boschi, specchi d’acqua, paesaggi marini o sottomarini. Ogni forma richiama nel mio immaginario altre forme più o meno conosciute; utilizzo la sovrapposizione di più scatti o la ripetizione “specchiata” di una stessa immagine, per amplificare l’effetto visivo attraverso cui nella nostra mente si attivano libere associazioni ed intuizioni che richiamano la sfera dell’inconscio e della spiritualità; parto infatti dal presupposto che l’Energia che ci sovrasta e che è in noi si manifesta attraverso l’armonia del creato, come ci suggeriscono i mandala buddisti da cui talvolta traggo ispirazione.

Seguo un procedimento analogo nei miei lavori “introspettivi” in cui sviluppo il tema dell’autoritratto fondendo l’immagine del mio corpo con elementi della natura per esprimere sensazioni e stati emotivi particolari, usando la fotografia come terapia per raggiungere una maggiore consapevolezza di me stessa.

Per approfondire le tematiche che mi stanno a cuore amo anche sperimentare tecniche diverse come la combinazione di pittura e fotografia e la manipolazione materica delle emulsioni di pellicole a sviluppo istantaneo (polaroid).

Mi sento vicina ad autori come Jerry Uelsmann e Minor White, proprio per il loro modo di utilizzare la fotografia per trasmettere messaggi che trascendono l’effetto e il significato immediato di un’immagine reale. Con Uelsmann condivido soprattutto il procedimento attraverso cui gli scatti fotografici rappresentano un punto di partenza per dar vita, attraverso la loro combinazione, a visioni surreali. Nel mio caso, però l’aspetto emozionale e istintivo nella genesi dell’opera tende a prevalere sull’uso consapevole a priori di precise simbologie e metafore oniriche. Con White il mio punto di contatto è sicuramente il senso del magico, della ricerca spirituale e poetica attraverso l'uso dell’immagine fotografica, la ricerca dell’astrazione attraverso le forme della natura.

Il mio obiettivo è quello di spingere lo spettatore a guardare il mondo che ci circonda con occhi diversi, con uno sguardo aperto a coglierne il mistero attraverso la libertà dell’immaginazione, che è anche la chiave per entrare più profondamente dentro noi stessi.

NOTE BIOGRAFICHE:

Vivo e lavoro a Venezia, dove sono nata nel 1958. Laureata in Lettere all’Università di Ca’ Foscari con una tesi in Storia del Cinema, mi dedico da oltre vent’anni alla fotografia creativa e all’espressione artistica in senso lato.

Dal 2009 al 2016 ho partecipato a workshop con i fotografi Claude Nori, Franco Fontana, Pieter Ten Hoopen, Roberto Salbitani. Nel 2010 ho ricevuto una segnalazione per un mio portfolio presentato al concorso Epson Le Logge in occasione del Toscana Foto Festival di Massa Marittima.

Mie fotografie fanno parte di collezioni pubbliche quali l'Archivio Storico Fotografico della Galleria Civica di Modena e l'Archivio Nazionale dell'Autoritratto Fotografico di Senigallia.

Sono presente all'interno dell'Atlante dell'Arte Contemporanea 2020 edito da De Agostini.

Alcuni miei scatti sono stati selezionati dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) in occasione del concorso Girofile Veneto - Foto dell'anno per il 2013 e per il 2014.

Ho esposto le mie opere fotografiche in mostre personali e collettive.

PER APPROFONDIMENTI:

Intervista a Mirella La Rosa a cura di Nicola Bustreo pubblicata su “Fotopadova” nel settembre 2016

Recensione del lavoro Emozioni d’Acqua a cura di Fausto Raschiatore pubblicata su “Fotologie - Pagine scelte della fotografia contemporanea“ in Profili d’autore nel gennaio 2014

www.lensculture.com/mirella-la-rosa